Bretella Ferr. Trieste/Capodistria - Trieste e le sue scelte mancate, Porto, Infrastrutture, Turismo.

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Bretella ferroviaria interportuale

tra lo Scalo Triestino e quello Capodistriano,

possibili sinergie logistiche operative e vantaggi concreti o per noi soltanto pie illusioni ???



In tema di nuove reti ferroviarie e mobilità delle merci/persone sul territorio penso sia il caso di fare anche un pacato approfondimento in merito alla discutibile esigenza più volte ribadita dai nostri Politici ed Amministratori relativa alla presunta doverosa realizzazione di una bretella ferroviaria (di 6 Km) per collegare direttamente il Porto di Trieste con quello di Capodistria, e consentire allo Scalo Giuliano di poter usufruire di un valido collegamento verso Nord/Est della Piattaforma Continentale Europea e quindi poter sopperire all’eventuale mancata realizzazione della tratta Ronchi Divaccia del Corridoio N°5.






Credo che i citati Porti per loro natura non sentano assolutamente la necessità di poter disporre di un Collegamento Commerciale diretto tra le loro banchine, " in quanto la priorità delle loro esigenze " rimane essenzialmente quella di poter contare su delle reti e collegamenti gomma/rotaia che siano realmente in grado di favorire e velocizzare la penetrazione sul territorio dei flussi merceologici verso quelli che sono i loro rispettivi mercati di riferimento "e non certamente l'oneroso palleggiamento delle merci tra i due Scali".

Mi sembra che i presunti vantaggi per lo Scalo Triestino, di poter usufruire di un nuovo collegamento verso Nord/Est e quindi sopperire all'eventuale mancata realizzazione della tratta Ronchi Divaccia del Corridoio N° 5, vantaggi che appunto sarebbero alla base della spesso ribadita esigenza espressa dai nostri Politici ed Amministratori "il dover realizzare una bretella Interportuale Trieste / Capodistria” siano purtroppo soltanto una nostra pia illusione poiché anche il già pianificato raddoppio della tratta Slovena Capodistria / Divaccia sembra sia dimensionato per sanare essenzialmente le loro attuali carenze e le loro presumibili future esigenze, e quindi considerate le probabili limitate potenzialità del tracciato mi riesce alquanto difficile immaginare quali potrebbero essere per noi i possibili reali vantaggi che questa bretella ferroviaria sarebbe in grado di generare, poiché sarà molto difficile se non impossibile che qualcuno possa realmente assicurare per noi in futuro una disponibilità giornaliera "di quelle diverse decine di Tratte Ferroviarie sulla linea - Trieste - Capodistria - Divaccia – Confine Austro/Ungherese" che eventualmente dovrebbero sopperire a quelle che presumibilmente potrebbero essere le future notevoli esigenze dello Scalo Triestino se saranno realmente realizzate nuove infrastrutture "come l’ampliamento del Molo VII oppure il più volte ventilato nuovo Molo VIII".

In considerazione della citata situazione come pensiamo che questa bretella possa realmente essere in grado d'incrementare sensibilmente la velocità e la capacità di penetrazione verso i mercati posti a Nord / Est della Piattaforma Continentale Europea delle merci movimentate dallo Scalo Triestino "forse l’unico reale beneficiario potrebbe essere lo Scalo Sloveno" poiché sfruttando il collegamento diretto con la rete Padana e di conseguenza con i tracciati della Pontebbana e del Brennero vedrebbe notevolmente incrementate le sue capacità di penetrazione sui mercati “il tutto a costi irrisori" poiché sembra che gli eventuali finanziamenti per la realizzazione la bretella dovrebbero essere in buona parte a carico dello Stato Italiano o Comunitari”.

In merito alle citate Future presumibili notevoli esigenze dello Scalo Triestino, dobbiamo essere ben coscienti che un milione di teu. movimentati annualmente da un Terminal Contenitori  corrispondono a circa 3.000 teu. sbarcati/imbarcati giornalmente dalle motonavi, il che significa che se ipotizziamo una paritetica ripartizione tra i vettori terrestri, i collegamenti  nell'arco delle 24 h  dovranno essere approssimativamente in grado di smaltire 1.500 teu. su gomma e 1.500 teu. su rotaia, immaginiamoci dunque quali sarebbero i quantitativi da smaltire e quali le potenzialità dei collegamenti gomma/rotaia se i milioni di teu. fossero due o tre.


Quindi penso che obbiettivamente dovrebbe essere abbastanza condivisibile l'affermazione che questa bretella non sarà purtroppo mai potenzialmente in grado di riuscire ad alleviare
"nemmeno parzialmente" quelle che sono le nostre attuali gravi carenze in fatto di collegamenti ferroviari verso Nord/Est.
Sarebbe invece molto più opportuno che in attesa della realizzazione del Corridoio N° 5, si cercasse di pianificare alcuni interventi per ottimizzare  
la funzionalità / potenzialità / sfruttamento  delle nostre attuali direttrici, che sono:

  • Opicina verso >>>  Divaccia per potenziare la nostra capacità di penetrazione a Nord/Est..


  • Interporto di Cervignano verso >>> i valichi di Tarvisio e Brennero, per incrementare i collegamenti a Nord.


Penso che l’iniziativa sarebbe invece particolarmente apprezzabile e giustificata se la bretella ferroviaria Trieste Capodistria fosse finalizzata prioritariamente “ alla creazione di una sorta di metropolitana leggera ” per facilitare la mobilità delle persone tra la Costa Istriana, poi eventualmente per acrescere maggiormente il grado di fruibilità/redditività dell’infrastruttura il collegamento potrebbe arrivare magari anche a Est fino a Pirano ed a Ovest fino all’Aeroporto di Ronchi.




Per concludere penso che poiché l'esigenza di migliorare la mobilità delle persone sul Litorale dell'Alto Adriatico, per alleviare almeno in parte anche il nostro attuale marcato isolamento molto spesso sottolineato anche dai responsabili del Turismo, della Congressistica, dell'Imprenditoria, sarebbe il caso di valutare/pianificare le cose da fare che sono chiaramente molteplici poiché non si limitano soltanto alla realizzazione ai 6 km della galleria Aquilinia/Capodistria, in quanto bisogna finalmente concretizzare la tanto attesa realizzazione della Stazione Ferroviaria dell'Aeroporto di Ronchi e per supportare la nostra vocazione Turistica penso sia ragionevole anche contemplare la riapertura o il riassetto di alcune Stazioni Storiche come quella di Miramare.








 
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